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Le testimonianze dei "bambini soldato"   versione testuale
 Oltre 27 mila i bambini soldato coinvolti dal 2003 nei conflitti in Congo. Le loro voci raccolte per un progetto di aiuto di Caritas Italiana.
4 novembre 2008

La guerra che in agosto 2008 ha ripreso ad infiammare la regione congolese del Kivu minaccia di riaprire una ferita che, negli ultimi anni, si stava sanando a fatica. Nella Repubblica democratica del Congo sono stati smobilizzati tra il 2003 e il 2006 (secondo dati Unicef) oltre 27 mila bambini soldato. Il ricorso all’arruolamento forzato, per fare dei bambini sentinelle e combattenti, e delle bambine serve e schiave sessuali, è una triste usanza di tanti conflitti contemporanei, in diversi paesi del mondo. I racconti dei bambini congolesi sono terribili, come quelli di decine di migliaia di loro “colleghi” in altre aree di guerra.

Un progetto di Caritas Italiana, in corso da anni nelle diocesi di Kindu e Goma, ha permesso di aiutare oltre 1.500 minori ex combattenti, offrendo loro la possibilità di affrontare i profondi traumi psichici da cui sono segnati e percorsi di reinserimento nelle famiglie, nelle scuole, nei villaggi. Questa attività necessità di una delicata opera di mediazione, per evitare il ripudio, da parte delle famiglie e delle comunità di provenienza, di ragazzi che si sono macchiati di crimini anche efferati, e che comunque presentano profondi disturbi della personalità, oltre a comportamenti aggressivi e antisociali. Caritas segue con particolare attenzione, nel contesto del conflitto oggi in corso, il manifestarsi di nuovi episodi di arruolamento di minori.

Venerdì 31 Gennaio 2014