Il 20 settembre papa Francesco si è recato ad Assisi in occasione della cerimonia di chiusura dell’evento interreligioso Sete di Pace. Religioni e Culture in dialogo, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio a 30 anni dal primo storico incontro cui partecipò S. Giovanni Paolo II. Prima della partenza, durante l’omelia nella messa mattutina Papa Francesco ha sottolineato come «Non esiste un dio di guerra. La guerra, la disumanità di una bomba che esplode facendo morti e feriti, tagliando la strada allaiuto umanitario che non può arrivare a bambini, anziani, malati, è solo opera del maligno che vuole uccidere tutti. Per questo, è necessario pregare, anche piangere per la pace, tutte le fedi unite nella convinzione che Dio è Dio di pace». «Oggi -, ha poi spiegato – uomini e donne di tutte le religioni, ci recheremo ad Assisi. Non per fare uno spettacolo: semplicemente per pregare e pregare per la pace».
L’Evento interreligioso, partito il 18 ottobre, ha nisto a presenza di oltre cinquecento leader di varie confessioni, nonché esponenti della politica e dell’economia per lanciare al mondo un messaggio di pace, contro tutte le forme di terrorismo e violenza diffusa. Previsti incontri singoli tra il Papa e i vari esponenti della fede cristiana, ma anche ebraica e musulmana. Poi la preghiera, ogni fede in un luogo diverso, e in conclusione l’appello di pace tutti insieme nel piazzale antistante la Basilica inferiore di San Francesco.