Israele-Palestina: liberarsi dalla paura e dalla diffidenza

“Una giusta risoluzione per il prolungato conflitto israelo-palestinese è fondamentale per la pace nel nostro mondo di oggi. Nonostante le difficoltà insite nel porre fine a questo conflitto, è urgente che esso sia risolto.” È l’invito contenuto nell’appello  per un nuovo processo di pace israelo-palestinese lanciato da Pax Christi International agli inizi di dicembre 2016 e che ricorda come il 2017 “contrassegna i 100 anni dalla dichiarazione di Balfour1, i 70 anni dalla risoluzione 181 delle Nazioni Unite2 e i 50 anni da quando Israele ha iniziato la sua occupazione della Cisgiordania, della Striscia di Gaza, delle alture del Golan e l’annessione di Gerusalemme Est.”

Questo, secondo il movimento internazionale per la pace, è “il momento per un rinnovato impegno per porre fine alla violenza e per raggiungere una soluzione giusta e sostenibile che garantisca i diritti fondamentali sia degli Israeliani che dei Palestinesi in conformità con il diritto internazionale.”

L’appello giunge in un momento particolare per la politica internazionale, segnata tra l’altro negli Stati Uniti dalla fine del mandato del presidente Obama e dall’inizio di quello del presidente Trump, nonché dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu del 23 dicembre 2016, e, a livello locale, da una nuova puntata dell’annosa questione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania.
 
 
Leggi qui il documento di Pax Christi International