Si svolgerà il 7 ottobre la Marcia della pace Perugia-Assisi 2018, che si terrà – hanno ricordato gli organizzatori – a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, a 70 dalla proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, a 50 dalla scomparsa di Aldo Capitini. “Questi tre anniversari hanno spiegato gli organizzatori della Marcia della pace Perugia-Assisi 2018 – ci aiutano a riflettere sui problemi della guerra e della pace, sui diritti umani e la nonviolenza affrontando le sfide dei nostri giorni e del futuro con maggiore consapevolezza e determinazione a ‘fare pace’, qui e ora. Con questa Marcia vogliamo convocare tutti gli operatori di pace, valorizzare i percorsi, i programmi e i progetti di ciascuno, riunire le energie positive che ci sono dappertutto, radunare le forze sparse, le persone che in Italia, in Europa e nel mondo hanno deciso di non rassegnarsi, di assumere le proprie responsabilità”. “Fare pace – sostengono ancora gli organizzatori della Perugia-Assisi – è difficile ma non impossibile. Facciamo dunque in modo che le nostre azioni individuali e collettive siano sempre più forti e contagiose”.
“Camminiamo insieme sulla strada che rigenera fiducia, speranza e volontà di cambiamento”, hanno aggiunto gli organizzatori, anticipando che, come ogni anno, alla Marcia della pace Perugia-Assisi 2018 sono attese decine di migliaia di persone, hanno aderito 780 organizzazioni, Enti locali e scuole, tra cui la Tavola della pace, il coordinamento degli Enti locali per la Pace e i Diritti Umani, i francescani del Sacro convento di Assisi, Libera, Arci, Anpi, Acli, Cnca, Articolo 21, i sindacati Cgil, Cisl e Uil e Banca Etica.
Nel percorrere questo tratto di strada lungo 25 chilometri, “la vera sfida – ha detto il coordinatore, Flavio Lotti, presentando la Marcia alla Federazione nazionale della Stampa Italiana – è aprire una prospettiva nuova in un momento in cui la rassegnazione ha bloccato le persone nella sensazione che nulla possa cambiare e che quindi sia meglio farsi gli affari propri”. La Marcia della pace Perugia-Assisi 2018 è, infatti, accompagnata da un ‘manifesto’, una “proposta per vincere la rassegnazione”: “Diversamente dagli imprenditori dell’ odio e dai rassegnati, noi sappiamo che sono le persone a fare la storia e che il cambiamento che sogniamo, la pace che desideriamo per noi, per i nostri cari e l’ umanità intera non dipende solo dalle grandi decisioni ma anche da tutte le piccole, piccolissime, azioni fatte ogni giorno, da ciascuno, dappertutto”, rafforzando la “corrente positiva” fatta da “miliardi di ‘azioni di pace'”. “Alcune delle più importanti conquiste degli ultimi decenni – è l’ allarme delle associazioni – rischiano di essere cancellate: l’universalità dei diritti umani, il diritto alla dignità di ogni persona, il principio di uguaglianza e di giustizia, il dovere di soccorrere, il principio di non respingimento, la democrazia, l’ Europa, l’ Onu… È tempo di reagire!”.
La Marcia della pace Perugia-Assisi 2018 è preceduta, sempre a Perugia, il 5 e 6 ottobre, dal Meeting della pace e dei diritti umani, con la partecipazione di 3.500 studenti e insegnanti impegnati in percorsi di educazione alla cittadinanza. Insieme a loro, sindaci, giornalisti e rappresentanti di tante culture e religioni.