Ucraina: crisi infinita

L’Ucraina, martoriata da scontri tra esercito e separatisti, vede crescere in continuazione il numero delle vittime e delle persone costrette a lasciare la propria abitazione. La grave crisi del Paese è al centro delle preghiere di Papa Francesco, che più volte nei suoi discorsi e messaggi ha ricordato il dramma di questa popolazione. Nonostante il “cessate il fuoco” si registrano nuove esplosioni e combattimenti nei dintorni della città di Donetske vicino a Lugansk. Sono  circa 1.700.000 i profughi,  di cui 1 milione nel resto dell’Ucraina e oltre 700.000 nei paesi confinanti,  in particolare Russia e Bielorussia.  Cinque milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria,di cui 3,2 milioni tra i più vulnerabili, anziani, disabili, minori. 
 
Caritas Italiana assieme a molte Caritas in Europa, sta cercando di sostenere Caritas Ucraina che in questi mesi si è prodigata per assistere il numero più alto di persone. Al momento sono circa 50.000 le persone raggiunte, alle quali è stato dato un sostegno sia materiale con generi alimentari e di prima necessità, ma anche psicologico, legale,b per far fronte ai tanti problemi che emergono in queste situazioni. L’impegno complessivo è di circa 6 milioni di euro.  Un aiuto che prosegue anche nelle regioni confinanti della Russia e della Bielorussia. Sono 550 le famiglie assistite dalla Caritas di Rostov-on-Don, in Russia. Qui l’impegno Caritas consiste nel sostenere le famiglie che hanno perso tutto e sono prive  anche di assistenza sanitaria. Altre 1.180 persone dei circa 50.000 rifugiati ufficialmente registrati in Bielorussia sono aiuttati dalla Caritas Bielorussia, con assistenza medica, distribuzione di generi alimentari e di prima necessità.
 
Il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, rilancia l’appello di Caritas Internationalis e di Caritas Europa affinché l’Europa vigili sui negoziati di pace e aggiunge:
«Mentre continuiamo a sostenere l’impegno Caritas in loco  e le comunità degli Ucraini in Italia ci uniamo al Santo Padre nella preghiera per le vittime e nel chiedere che non si abbandoni la via del dialogo e del negoziato».
 
«ll mantenimento della tregua è necessario al fine di far lavorare gli operatori umanitari in condizioni di sicurezza, permettendoci di assistere un maggior numero di persone, soprattutto le più vulnerabili» dichiara il vice presidente di Caritas Europa e Presidente di Caritas Ucraina, Andrij Waskowwycz. «Occorre però anche sensibilizzare l’opinione pubblica  – continua –  affinché si intensifichino gli aiuti umanitari».
 

La Caritas Ucraina è accanto alla popolazione che soffre sin dai primi giorni degli scontri (vedi le testimonianze e gli appelli lanciati), con l’aiuto e il sostegno di molte Caritas in Europa. In particolare sta fornendo aiuti a 50.000 persone in tutto il Paese, molte provenienti dalla Crimea, altre sfollate dell’Ucraina orientale e altre ancora ferite nei tragici eventi di Maidan.
 
Per ulteriori informazioni sugli interventi in atto guarda linfografica realizzata da Caritas Europa (in inglese).
 
Gli aiuti della rete Caritas
La rete delle Caritas Europee sta intensificando gli sforzi per sostenere la Caritas Ukraine nello sforzo di raggiungere il numero più alto di persone, soprattutto le più vulnerabili e di raggiungere le aree più impervie. Un lavoro capillare con presenze a Kharkiv, Dnipropetrovsk, Kramatorsk, Slovyansk, Zaporizhaya.
Caritas Austria, Germania, Polonia, Francia  e CRS (Caritas USA) coordinate da Caritas Europa  hanno messo a disposizione fondi per l’acquisti di generi alimentari e di prima necessità, per riabilitare strutture pubbliche danneggiate, per fornire un supporto psicologico e legale alle numerosissime famiglie in difficoltà, per garantire un supporto educativo ai tanti bambini che sono sfollati dalle proprie case.  Questi sono tra i principali programmi in essere. Ma non solo. Un sostegno importante è anche quello di aiutare la Caritas Ucraina a riorganizzarsi perr far fronte all’emergenza in modo efficiente  “La crisi è stata improvvisa e non eravamo pronti…Caritas si è dunque trovata ad aiutare molte famiglie in una situazione di emergenza. Tutti siamo impegnati in questo sforzo, ma non riusciamo a far fronte agli enormi bisogni. Aiutateci ad aiutare” . Questo l’appello di Andrij Waskowycz, Presidente di Caritas Ucraina.
 
La risposta di Caritas Italiana
Anche Caritas Italiana ha risposto, inviando un contributo ed attivando la rete nazionale delle Caritas diocesane per promuovere una raccolta fondi. Ha dato poi un ulteriore contributo alla Caritas diocesana di Rostov (Russia) per aiuti ai profughi. Si tratta di piccoli aiuti, mentre i bisogni crescono. Per questo si rilancia l’appello a sostenere l’impegno della Caritas in loco.
 
 

Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas Italiana, via Aurelia 796 – 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Europa – Emergenza Ucraina” e tramite queste modalità online.
 
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113